Quanto consuma un condizionatore

L’utilizzo del condizionatore, soprattutto nella stagione estiva, può garantire un miglioramento notevole del comfort in casa e in ufficio. Sebbene tale elettrodomestico sia una soluzione eccellente per il raffrescamento dell’abitazione, in molti casi si incorre in una bolletta piuttosto salata.

Ma quanto consuma realmente un condizionatore e quali sono i parametri che ne determinano il costo in bolletta? Abbiamo esaminato la questione con assistenzacondizionatoriromaeprovincia.it (li ringraziamo per la collaborazione), azienda leader nel servizio di installazione condizionatori che trovi qui.

Fattori che determinano i consumi di un condizionatore

Alla domanda: “quanto consuma un condizionatore?” la risposta più corretta è: dipende. I parametri che determinano il costo in bolletta di tale elettrodomestico sono diversi e possono differire per ogni modello scelto. Nello specifico, le caratteristiche che consentono di valutare quanto si consuma con un condizionatore sono: 

  • Classe energetica: ogni condizionatore viene certificato con una determinata classe energetica, migliore saranno i parametri e minori risulteranno i consumi. Un condizionatore con una classe energetica eccellente avrà un consumo nettamente inferiore rispetto a un modello con classe energetica scadente. Le classi energetiche vengono identificate graficamente dalla lettera A alla lettera G, rispettivamente dalla migliore alla peggiore. Negli anni passati l’etichetta prevedeva anche la nomenclatura: A+++, A++ e A+, ma le nuove direttive aggiornate nel 2022 hanno determinato nuove grafiche;
  • Costo energia: non tutti i consumatori stipulano contratti con lo stesso costo al kWh, tale condizione incide in modo diverso su un’abitazione che paga 0.41 euro/kWh rispetto a una casa che paga 0.21 kWh;
  • Tempo di utilizzo: come è facile dedurre, maggiore è il tempo di utilizzo di un elettrodomestico, sia questo un condizionatore o un altro dispositivo, superiori saranno i consumi complessivi;
  • Tipologia di condizionatore: in commercio è possibile acquistare due tipologie di condizionatore, identificabili in una fissa ed una portatile (entrambe scelte molto valide, anche se hanno diverse differenze tra loro). Nella gran parte dei casi un condizionatore fisso ha un consumo maggiore rispetto a uno portatile, anche se la potenza complessiva può differire da modello a modello;
  • Potenza: tutti i condizionatori hanno una potenza nominale, cioè presentano i valori di potenza energetica massima che possono raggiungere. Un modello con potenza da 2000W avrà un’incidenza importante sui consumi. Si sottolinea come alla potenza nominale vadano aggiunti anche dei consumi supplementari, dati dall’assorbimento;
  • Presenza o meno di inverter: un elettrodomestico per il raffrescamento dotato di inverter permette di tenere il motore acceso al minimo quando il dispositivo raggiunge la temperatura desiderata, riducendo di fatto i consumi.

Analisi dei costi di un condizionatore

I parametri appena elencati determinano i costi in bolletta di un condizionatore, ma nel concreto quanto può costare utilizzarlo 4 ore al giorno?

Ponendoci nella condizione di acquistare un condizionatore con una buona classe energetica che consumi al massimo regime 1300W (1.3 kW) e il proprio contratto energetico abbia un costo di 0.31 euro/kWh, per quattro ore di utilizzo il costo in bolletta sarebbe di 1.61 euro, cioè 0.40 euro all’ora e 49.03 euro al mese.

Ponendosi nella stessa condizione, ma con un condizionatore più potente, da 2000W (2.0 kW), il costo in bolletta sarebbe di 2.48 euro per quattro ore di utilizzo e 75.43 per l’intero mese.

Anche la classe energetica è un elemento molto importante affinché si possa ottenere un risparmio significativo in bolletta, è importante valutare bene la classe energetica del condizionatore. Le tre classi energetiche più commercializzate sono: A, C e G. Queste tre classificazioni hanno un consumo annuo medio rispettivamente di: 160 kWh, 260 kWh e 430 kWh.

Come è facile dedurre a parità di potenza, un condizionatore di classe G ha un consumo pari quasi a tre volte una classe energetica A, triplicando di fatto la bolletta.

Conclusioni

I consumi di un condizionatore sono legati ai parametri appena esaminati, ma in particolar modo alla classe energetica. Moltissimi consumatori pensano che utilizzare un prodotto di pessima qualità per poco tempo possa essere una soluzione valida, ma in realtà è più intelligente optare per un condizionatore di qualità e utilizzarlo per un tempo più ampio, così da consentire all’involucro edilizio di essere costantemente raffrescato.

Affinché i possano abbassare i costi in bolletta è opportuno sottoscrivere un contratto di energia elettrica a costi convenienti e utilizzare elettrodomestici con classi energetiche eccellenti.

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