Dipingere, perché è così importante per i bambini? Ecco la risposta dell’esperto
Se avete figli in età prescolare la vostra casa sarà sicuramente piena di disegni. In giro per la cameretta o attaccati al frigorifero con una calamita; e magari qualcuno anche piegato in borsa, in ricordo di quella sera passata al ristorante, quando furbamente avete portato con voi matite e pennarelli perché vostro figlio resistesse un po’ più a lungo del solito seduto a tavola.
Il disegno è una delle attività preferite dai bambini; c’è chi colora con i pastelli, chi preferisce i colori a dita, chi inonda di colore tutti i fogli che ha a disposizione e, ahimè, chi in mancanza di una superficie più idonea, dà sfogo alla sua fantasia colorando i muri di casa!
Perché però è così importante dare sempre a un bambino la possibilità di dipingere quando c’è del tempo libero? La psicologia cognitiva ci può essere di grande aiuto per comprendere la mente di un bambino, che è molto più articolata e complessa di come può sembrare.
I bambini, specie in età prescolare, possono incontrare grosse difficoltà nel comunicare i loro pensieri e le loro emozioni verbalmente, ecco perché lasciarli liberi di esprimersi con il colore può permettere a loro di esternare uno stato d’animo senza dover usare le parole e a noi di comprenderli con più facilità.
Gli strumenti giusti per ogni età
Già intorno ai 2 anni la maggior parte dei bambini mostra un interesse per tutto ciò che permette loro di scarabocchiare, ma a quest’età può essere pericoloso lasciare che armeggino con oggetti appuntiti come le matite o con strumenti che, se messi in bocca, possono risultare pericolosi. Meglio iniziare con i pastelli a cera, supervisionando il bimbo per individuare il suo livello di competenza.
Una volta certi che il bimbo non “assaggi” ciò che può usare per colorare, si può passare ai divertentissimi colori da usare con le dita: questi colori, studiati appositamente per i più piccoli, possono essere usati sui fogli di carta dando la possibilità ai bambini di dipingere senza la scomodità di dover maneggiare qualcosa, ma anche per decorare le manine stesse o il corpo!
Mano a mano che il piccolo acquista competenza si potrà dare spazio a pennarelli, tempere e acquerelli, adatti appunto ai bimbi più grandi, che sanno controllare l’impulso di colorare i muri e la nuova maglietta bianca!
Ogni disegno è un’emozione
Esprimere emozioni tramite il linguaggio può risultare difficile anche per un adulto; immaginate quindi quanto possa esserlo per un bambino, che ha un linguaggio limitato e ancora non sa dare un nome a ciò che sente.
È tramite il disegno che i bambini ci comunicano le loro emozioni, ci dicono cosa gli è rimasto impresso della giornata trascorsa al mare, ci spiegano, con il loro simbolismo, cosa popola quei brutti sogni che a volte li svegliano durante la notte.
I bambini sono diretti, sono molto chiari nel comunicare i loro sentimenti e fornire loro gli strumenti per esprimersi attraverso la pittura è un punto di partenza utilissimo per aiutarli nella loro crescita e per aiutare noi stessi ad entrare nel loro piccolo e fantastico mondo.
Un bambino è il più grande degli artisti, non a caso Picasso affermava: “A dodici anni dipingevo come Raffaello, però ci ho messo tutta una vita per imparare a dipingere come un bambino”