Uva: varietà benefici e proprietà

L’uva è la frutta di stagione presente tra fine agosto e fine ottobre.

Le qualità più diffuse in Italia sono
Apulia Rose
è senza semi, di colore rubino intenso, dal grappolo grande. E’ soda, dolce e molto gustosa.
Fragola
ha tralci robusti tendenti al bordeaux e grappoli folti e ricchi. Ha un caratteristico aroma di fragola.
Italia
il grappolo arriva a pesare 700g. Ha acini saporiti, dorati e di forma sferica.
Isabella
il grappolo non supera i 150g, è un’uva da tavola nera, con acini piccoli e succosi.
Red Globe
caratterizzata dal colore rosso con sfumature violacee e da un numero limitato di acini per grappolo.

L’uva è composta da

  • 80,3% acqua
  • 16,6% zuccheri
  • 0,5% proteine
  • 0,1% lipidi
  • 1,5% fibre

L’uva però è molto ricca di zuccheri, in quanto è costituita per il 96% da carboidrati semplici, zuccheri dunque.

Nutrienti
96% zuccheri
1% lipidi
3% proteine

Inoltre, l’uva contiene molte calorie: ben 61 per 100 grammi. Le pere, per esempio, ne hanno 35, le arance 34, le mele 38.

È povera di sodio
È ricca di potassio (192 mg su 100g)

Il suo elevato contenuto calorico spiega perché l’uva è raramente prevista nelle diete ipocaloriche e perché le persone diabetiche devono consumarla con molta attenzione e solo dietro consiglio del medico. Va detto, però, che l’uva è anche una discreta fonte di fibra, che contrasta l’assorbimento degli zuccheri. Anche se la fibra presente negli acini, soprattutto nella buccia, abbassa il pico glicemico, non lo fa in modo così significativo.

In un recente libro pubblicato da poco negli Stati Uniti, Grapes and Health (Uva e salute), vengono indicati i seguenti benefici: prevenzione delle malattie cardiovascolari e infiammatorie, aterosclerosi, e poi l’azione positiva che eserciterebbe sulla salute del cervello, vista, apparato digerente. Le evidenze scientifiche più solide riguardano i benefici nel miglioramento della circolazione sanguigna. Il merito di tanta grazia è dai composti fitochimici, flavonoidi e flavonoti, delle antocianine e della vitamina K, che abbondano nell’uva.

Il consumo ideale per le persone sane è di una porzione da 150 grammi un paio di volte a settimana. Discorso diverso per chi pratica sport aerobici. Dopo un allenamento, per reintegrare acqua e zuccheri persi, un piccolo grappolo d’uva è efficace e gustoso. Se poi lo si abbina a un pezzetto di parmigiano, si recuperano anche le proteine.

È importante però non sbucciare mai gli acini, nemmeno per la merenda dei bambini: è soprattutto nella buccia, infatti, che si trovano le sostanze più benefiche del frutto ed è sempre lì che si concentra la maggior parte della fibra. Flavonoli e flavonoidi e resveratrolo abbondano in particolare nella buccia dell’uva nera, che ne contiene 20 volte in più rispetto a quella bianca. Per finire, l’uva è particolarmente ricca di potassio, mentre è povera di sodio, caratteristica che la rende particolarmente diuretica e vantaggiosa per chi soffre di ritenzione idrica.

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